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Carm e Tony Squeo

Abstract

Abstract italiano:

Conosco Carm e Tony da molti anni, da quando mia zia Amy ha sposato loro figlio Steve nel 2008.
  Entrambi provengono dallo stesso paese in Italia, chiamato Celle di San Vito, che loro chiamano Celle. È una comunità molto piccola nelle montagne della Daunia, nella regione Puglia. Il paesino ha pochissimi abitanti ed è molto isolato. Carm venne in Canada con sua madre e sua sorella quando era molto giovane. Assieme a suo padre, vissero nell’Ontario settentrionale prima di andare a vivere a Brantford. La sua famiglia dovette vivere con vari amici e parenti prima di poter vivere nella propria casa, perché molti proprietari non volevano famiglie con bambini piccoli.
  Tony ha una storia diversa da raccontare. Aveva deciso di venire in Canada con suo fratello, invece di andare con il resto della sua famiglia negli Stati Uniti. Era quasi un adulto quando venne qui, quindi affrontò molte difficoltà per trovare un lavoro. Inoltre, non parlava inglese, il che rese il tutto ancora più difficile. Finì col lavorare nell’edilizia, che era qualcosa che non aveva mai fatto prima.
   Carm e Tony hanno detto di essersi conosciuti quando erano bambini. Tuttavia, Carm venne in Canada quando aveva sette anni, quindi i due non si videro più finché il fratello di Tony sposò la zia di Carm e Tony andò a vivere con loro.                   Spesso, molte persone che emigrano seguono i loro  amiliari o i loro amici. Infatti, Carm e Tony avevano già le loro famiglie che vivevano in Canada e che li poterono sponsorizzare. Sponsorizzare qualcuno significa essere responsabili del proprio benessere e provvedere alla persona sponsorizzata fino a quando questa non possa sostenersi da sola. Molte famiglie che lasciarono l’Italia impiegarono molto tempo a riunirsi e a stabilirsi qui in Canada. È per questa ragione che tante persone provenienti da Celle di San Vito sono finite nell’Ontario meridionale. Spesso, il viaggio verso un nuovo paese può sembrare meno difficile se sei con le persone a cui tieni.
  Ero molto interessata alla comunità che avevano creato a Brantford. Quindi, ho fatto alcune domande a mia zia e lei mi ha mostrato il gruppo di facebook che hanno creato per rimanere in contatto con tutti. Ogni anno fanno un picnic e una festa di Natale, mostrano le foto dei loro bambini che suonano ai concerti ed esprimono le proprie condoglianze quando qualcuno muore.
  Verso la fine dell’intervista, Carm e Tony hanno iniziato a parlare di qualcosa di molto interessante. Li ho sempre visti mantenere molte tradizioni italiane riguardanti il cibo e la famiglia. Però, quando sono tornati nella loro città natale, hanno detto di aver notato che molte persone avevano dimenticato molte tradizioni. Carm ha detto: “Sono cambiati. Noi siamo venuti in un nuovo paese, quindi dovremmo essere stati noi a cambiare, ma non è stato così.” Ho ritenuto questa cosa interessante, perché molte persone penserebbero che sono quelli che vanno in un nuovo paese a cambiare di più.
Tuttavia, molte di queste persone venute dall’Italia hanno cercato di mantenere vive le loro tradizioni e i loro stili di vita. Forse questo è un modo per portare l’Italia in Canada, o forse è una maniera di affrontare il distacco da casa.                        Mi è piaciuto molto ascoltare ciò che Carm e Tony avevano da dire ed è stato stimolante sentire quanto sono orgogliosi di essere italiani e canadesi. Sono felice di aver avuto l’opportunità di ascoltare le loro storie e spero che ispireranno gli altri come hanno fatto con me.

Celle di San Vito e il franco-provenzale


Celle di San Vito


Questo paesino si trova sui Monti della Daunia, in provincia di Foggia, in Puglia. È il
comune più piccolo della Puglia, con solo 156 abitanti. Prima degli anni ’50, c’era una
popolazione molto più grande, ma in quel periodo molte persone iniziarono a lasciare la
regione, emigrando in paesi come il Canada. Adesso, in particolare, c’è una grande
comunità di persone di quella regione che vive nella città di Brantford, in Canada.
È evidente che queste persone hanno mantenuto il loro senso di comunità, perché ogni
anno si riuniscono per fare una festa di Natale e un picnic in estate. Come ho scoperto
dall’intervista che ho fatto, molti italiani qui si concentrano sul mantenimento del loro
patrimonio e delle loro tradizioni.


Il dialetto franco-provenzale


Il dialetto franco-provenzale è molto interessante. Celle di San Vito, così come la città di
Faeto a cui è vicina, sono gli unici posti in Italia in cui si parla questa lingua. Tale
dialetto proviene da una regione vicina a Lione, in Francia, ed esiste in Puglia da circa
700 anni. È interessante notare però che tale dialetto è quasi completamente
scomparso dalla sua regione di origine in Francia. Questo rende ancora più importante
documentare la sua presenza in Italia e in altri luoghi del mondo, come il Canada. Con
solo circa un migliaio di persone che la parlano, la lingua è attualmente in pericolo.
L’area in cui la lingua è più presente fuori dall’Italia è infatti l’area intorno a Toronto, qui
in Canada. Poiché la maggior parte dell’emigrazione da Celle di San Vito e Faeto
avvenne tra il 1950 e il 1975, ci sono ancora due generazioni in Canada che parlano
tale dialetto. Tuttavia, questo non avviene per la terza o quarta generazione.
Nagy, Naomi. "Lexical Change and Language Contact: Faetar in Italy and
Canada." Journal of Sociolinguistics 15.3 (2011): 366-82. Web. 2 Mar. 2019