Trascrizione III

MB: Parliamo della communità italiana di Guelph. Conosceva tante persone lì?

IS: Quando siamo arrivati noi, c’erano cinque o sei famiglie, avevamo – nella nostra famiglia avevamo tanti ragazzi, nella casa mia c’era io, Liliana e Bianca, e i ragazzi venevono alla casa nostra, perche a l’ora c’è – quando siamo arrivati noi c’era solo cinque o sei famiglie dal north Italy. Ma sarà arrivato qui a Guelph ci sarà stati venti cinque o trenta ragazzi, di diciotto anni qui sono venuti dall’Italia. E quelli adesso ci hanno tutti la famiglia. Ma quando siamo arrivati noi ci sarà stato a Guelph quindici o venti famiglie italiane. Tutti assieme. Non più. Non più di quindici o venti famiglie. 

MB: E quando aveva la sua propria famiglie, i suoi vicini erano italiani? Gli conosceva?

IS: Oh yes, we went to church, we had the Italian picnic – when we arrived here, there was no distinction between two people. The young people that arrive here, because nobody come in here, I would say, and don’t quote me on it, but I don’t think that there was any more than twenty families, Italian, both the north and the south, I would say twenty families that came here before the war.

MB: Ah, that came – che erano già venute.

IS: But in Guelph, right after, between the 60s and the 70s, they might have come about a hundred people, just young men coming from Italy at that time. In ten years, I would say. But then they came, there was no family but these people, the one that came by themselves they all stayed here, and that’s where everybody is now in Guelph. They all came after the war. I’m sure that the people who came before the war, they’re all dead, and the children of those people are not Italian any more because they probably marry – because there was no Italian then. And when we arrived, the people from before the war they were already married, and the old people were gone. So, I think if you look to Toronto – Toronto’s different because a lot of people that came to Guelph, there was not much work in Guelph. In Toronto - there was no construction in Guelph, none. Just a few. There was Pirelli, and there was the Malleable Iron, and another couple of places. They had the tobacco plant – I wasn’t even here then. But in Toronto, you know, when the sindaco dell’Italia è venuto qui, in Canada, il sindaco di Toronto ha detto: gli italiani della dopoguerra sono venuti a costruire tutta la sottoterra, because they didn’t have the subway underneath the ground. Gli italiani hanno tutti scavato la sottoterra, quando sono arrivati, e adesso, dal dopoguerra a adesso, they own Toronto! [Ridendo].

MB: Yeah! Woodbridge...

IS: They were, e hanno fatto, a l’ora c’era a mano, i poveri uomini che lavoravano lì, e tanti lavoravano sette giorni [alla settimana], dodici ora al giorno, perche non c’era nessuna... come si dice che... che lavorassaro quaranta ore, non – più che fai, più che lavori, gli davano – mio papà lavorava a contratto, prendeva novanta ora, lavorava come un animale, prendeva una bella paghetta, ma... a Toronto adesso, quando la gente arrivava, poi dopo tanti sono tornati in dietro in Italia, you know, ma dopo sono ritornati qui perche una volta che sei venuto qui, non vuoi più in Italia perche l’Italia è povera, gran povera. 

MB: Did people, did – durante la dopoguerra, sono venuti al stesso paraggio? The same neighborhood?

IS: Yeah, oh yes!

MB: Did they stick together a lot?

IS: No, beh adesso no… in principio, quando siamo arrivati noi, c’era il Sacred Heart. Su Elizabeth Street, lì c’erano i trevisani, e dell’altra parte, Oliver Street, Manitoba Street, York Road, quelli erano tutti abruzzesi o siciliani. Eravamo completamente differente. E adesso, vado della [hairdresser però non ho capito la parola in italiano] e lei è siciliana, e si è sposata con un trevisano che io lo conoscevo bene, e il nonno [della parruchiere] aveva detto “non potevi sposare un trevisano”. I trevisani erano più aperti. You know, ma quelli dal sud, non. “Uomini e buoi dal paesi suoi”. Ma adesso tutto e differente.

Ma i primi dieci o quindici anni, come dico, la gioventù, sono arrivati [ragazzi] di diciotto, dicianove anni, belli ragazzi, you know, bella gente, erano tutti a bordo, c’era tanta gente, c’era una donna che aveva tredici boranti nella casa sua. Tredici ragazzi. Gli dava da mangiare, e mangiavano come maiali, era brava far da mangiare, sai, e quando ci siamo sposati c’erano cinque o sei donne, a l’ora facevono da mangiare, e avevamo i Knights of Columbus, e andavamo ai picnic. Quando siamo arrivati noi, erano proprio quelli che erano presi per il collo, sai? Erano penato nati nella guerra, la gioventù – you know, i uomini che erano lì, quelli che venevono qui mandavano i soldi perche non c’era niente lì, non? E c’era – there was a good – not now, now it’s the same as everything else, you know – but, the communità italiana, a Toronto c’è – avevo due o tre cugini, erano a Toronto e non sarebbero mai stati qui in Guelph perche loro dicevono che non c’era tanto lavoro, e lì prendevono tanti soldi. Perche, you know, come ha detto il sindaco, sono venuti qui, hanno costruito Toronto, e adesso they own Toronto.