Educazione / Education

Richard Gazzola 7 Richard Gazzola 8 Richard Gazzola 9

Ingegnere? Avvocato? Cosa manca?

Istruzione e Perseveranza

 

            La straordinaria storia di Riccardo inizia presto nella sua vita. Mentre i suoi genitori non hanno mai avuto l'opportunità di ricevere un'istruzione, gli hanno insegnato tante lezioni e l’hanno aiutato a sviluppare una forte etica del lavoro. La sua motivazione e la sua voglia di successo gli hanno permesso di ottenere grandi risultati e avere un impatto positivo sulla sua comunità.

            Interessato a sapere da dove venisse questa spinta per l'istruzione, ho chiesto a Riccardo di parlarmi un po’ della sua vita passata. Sebbene i suoi genitori non avessero avuto la possibilità di ottenere un'istruzione, hanno sempre capito l'importanza di laurearsi e hanno supportato Riccardo nei suoi sforzi nel corso dei suoi studi.

            Durante i primi anni dell'adolescenza, Riccardo non era sicuro di quale strada prendere e chiese consiglio a suo padre. Suo padre disse a Riccardo che uno dei suoi colleghi aveva fatto un sacco di soldi lavorando in fabbrica. Sul posto di lavoro, i dipendenti di questa fabbrica erano concentrati su mansioni manuali, come la riparazione di apparecchiature e dispositivi elettrici. Vedendo che c'era un'ooportunità in quel settore, Riccardo decise di perseguire un percorso d'istruzione negli studi tecnici applicati durante la scuola superiore. Riccardo non era nemmeno preparato e non aveva intenzione di andare all'università. Era interessato a settori quali òa falegnameria, i lavori meccanici, il lavoro elettrico, la meccanica automobilistica, ma non aveva intenzione di continuare gli studi.

            Dopo il dodicesimo anno di scuole superiori, notò che molti dei suoi compagni di classe stavano continuando al tredicesimo grado, mentre era previsto che lui andasse a lavorare. Era imbarazzato perché credeva di avere quello che ci voleva per ottenere grandi cose nella vita e non essere impegnato solamente in lavori manuali. Riccardo disse a se stesso: "Se possono farlo loro, perché non posso io?"

            Decise quindi di parlare con il suo preside, che, però, gli consigliò caldamente di non continuare gli studi, dato che non aveva frequentato i corsi giusti per prepararsi alla natura impegnativa dei corsi avanzati. Il preside disse a Riccardo: "Non ce la farai, c'è solo una persona nella storia del Guelph Collegiate Institute che ci è riuscita". Infatti, negli studi tecnici applicati, gli studenti frequentavano solo corsi, ad esempio, sul come imparare a riparare officine meccaniche e disegno tecnico, ma non erano preparati per le scienze e i corsi di lingua. Dopo gli sforzi continui per convincere il preside che avrebbe potuto gestire degli argomenti impegnativi, fu finalmente in grado di iscriversi alle lezioni.

            Una volta iscritto, faticò molto a scuola. Riccardo mi ha detto: "Ero troppo testardo per dire che non potevo farlo". Aveva l'abitudine di chiedere aiuto ai suoi pari e andava dal professore per chiedere aiuto dopo la scuola. Tutte le materie erano al di fuori delle conoscenze che aveva acquisito nei quattro anni precedenti. Le classi a cui era iscritto erano algebra, geometria, trigonometria, inglese, letteratura, composizione inglese, chimica, fisica, botanica e zoologia. Alla fine della sua istruzione superiore, fece l'esame dipartimentale stabilito dalla provincia dell'Ontario e ottenne voti eccezionali. Era pronto a fare il prossimo passo.

            Riccardo quindi decise di iniziare il suo viaggio nella scuola di ingegneria. Ha desritto l'università come estremamente estenuante: "Ingegneria è stata dura, - non mi ha preparato solo per i miei sforzi futuri, mi ha preparato per la vita. Era fisicamente e mentalmente dura, avevo bisogno di essere completamente concentrato". Agli studenti di ingegneria era richiesto di frequentare più di 40 ore di lezioni e laboratori ogni settimana. Riccardo impiegò due anni per terminare il primo anno di corso, poichè stava anche lavorando per pagarsi gli studi.

            Riccardo allora chiamò scherzosamente gli studenti non di ingegnieria "artsy partsy," poiché si lamentavano per il loro programma di 15 ore alla settimana e facevano feste nei fine settimana. Gli orari faticosi degli ingegneri rendevano impossibile avere molto tempo libero, poiché la scuola doveva essere una priorità per avere successo.

            Come parte del suo programma universitario, oltre ai difficili corsi di ingegneria, Riccardo doveva seguire corsi avanzati di inglese. Lui mi ha descritto questi corsi come fondamentali per il successo della sua carriera e ricorda ancora le parole del suo professore: "Se riesci a leggere, scrivere e capire la lingua inglese, riceverai il 100% in tutti gli esami". Anche in ingegneria gli è stato richiesto di imparare la lingua inglese ad un livello avanzato.

            Alcuni anni dopo aver completato i suoi studi, Riccardo iniziò ad interessarsi al campo del diritto. Decise di recarsi all'Università di Windsor dove iniziò la sua formazione per diventare avvocato. Si preparò per l'esame di ammissione alla scuola legale LSAT e fu ammesso con successo all'università. Rispetto alla scuola di ingegneria, Riccardo riteneva che la scuola di legge fosse molto più facile da gestire. Inoltre, per completare la sua istruzione, visse lontano dalla sua famiglia per un lungo periodo di tempo.       

            Come avvocato, Riccardo ricevette numerosi riconoscimenti per aver vinto con successo casi legali difficili. Lavorò in uno studio legale riconosciuto e continuò la sua carriera sia come ingegnere che come avvocato, senza dover scegliere tra i due campi di cui era appassionato.

            L'istruzione di Riccardo non finisce qui. Anni dopo, Riccardo decise di tornare a scuola per studiare vari corsi di biologia in apicoltura e impollinazione, e per condurre ricerche sui calabroni. Dopo aver completato con successo i suoi corsi, è attualmente un orgoglioso contadino, un titolo da aggiungere a tutte le sue altre qualifiche. Lavora a un alveare nel suo cortile per fare il miele. Mi ha regalato un grande barattolo di miele fatto in casa e posso attestare personalmente che era assolutamente delizioso.

            Alla fine dell'intervista, ero molto incuriosito dalla storia di successo di Riccardo. Sono rimasto anche piuttosto sorpreso, poiché nessuno dei suoi genitori aveva avuto accesso all'istruzione. Ho deciso di chiedere a Riccardo di spiegarmi da dove proveniva quella volontà interiore di avere successo e di andare a scuola. Ha risposto dicendo: "Tutte le storie che ti ho raccontato vengono da mia madre. Mia madre era Friulana e i friulniani sono noti per essere gente molto dura. Mia madre sapeva più della famiglia di mio padre di quanto ne sapesse mio padre stesso. Era una donna della mannaia. Mi sono identificato con gli italiani anche se sono nato in Canada, erano la mia famiglia ".

            La madre e la nonna di Riccardo, entrambe cresciute in un'epoca in cui la maggior parte degli italiani non potevano continuare i propri studi, avevano iniziato a lavorare dopo il terzo anno di scuola elementare. La nonna di Riccardo non sapeva leggere né scrivere in inglese né in italiano. Aspettava con ansia il ventunesimo giorno di ogni mese quando riceveva il giornale locale e poteva così esercitarsi a scrivere. Aveva la volontà, ma le circostanze non le avevano permesso di ottenere un'istruzione. Aveva avuto bisogno di prendersi cura della famiglia e guadagnare.

            In conclusione, l'esperienza di Riccardo come professionista riconosciuto in molteplici settori, come il suo amore per le sue radici italiane, gli hanno permesso di avere un impatto positivo sulla comunità. La storia di Riccardo mi ispira e mi motiva personalmente a continuare a perseguire i miei sogni.

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Engineer? Lawyer? What’s left?

Education and Perseverance

 

            Riccardo’s remarkable story begins early in his life. While his parents never had the opportunity to gain an education, he was taught lessons and developed strong work ethics. His motivation and drive to succeed enabled him to achieve great things and make a positive impact on his community.

            Interested to know where that drive for education came from, I asked Riccardo to talk to me more about his past life. While his parents never had a chance to gain an education, they understood the importance of getting a degree and supported Riccardo in his endeavours throughout his early education.

            During his early teenage years, Riccardo was unsure of what path to take and asked his father for advice. His father told Riccardo that one of his colleagues made good money working overtime at the factory. In the workplace, workers focused on manual jobs such as fixing equipment and repairing electrical devices. Seeing that there was an opening in the sector, Riccardo decided to pursue an early education in applied Technical studies throughout high school. Riccardo was not prepared and was not planning to go to university. He was interested in the fields of carpentry, machine jobs, electrician, auto mechanics but had no intentions to continue his education.

            After grade 12, he noticed that many of his classmates were continuing onto grade 13, while he was expected to leave and start working. He was embarrassed as he believed he had what it took to achieve great things in life, and not just be involved in manual jobs. Riccardo said to himself, “If they can do it, why can’t I?”.

            He then decided to speak to his principal, but he was strongly advised and warned not to continue with his education. He had not taken the right courses to prepare him for the challenging nature of the advanced types of courses. The principal told Riccardo “You are not going to make it, there is only one person in the history of the Guelph Collegiate who succeeded”. In applied Technical studies, students only took courses like learning to fix machine shops and drafting, but they were not prepared for the sciences and language courses. After continuous efforts to convince the principal that he could handle the strenuous subjects, he was finally able to enroll in the classes.

            Once he was enrolled, he struggled a lot through school. Riccardo said, “I was just too stubborn to say I couldn’t do it”. He used to ask his peers for help and he used to go to the professor to ask for help after school. All the subjects tested were outside of the knowledge he had acquired in the previous four years. The classes he was enrolled in were algebra, geometry, trigonometry, English, literature, English composition, chemistry, physics, botany and zoology. At the end of his high school education, he wrote the departmental examination set by the province of Ontario and remarkably ended with exceptional grades. He was ready to continue to his next steps in his life.

            Riccardo then decided to start his journey in engineering school. He describes university as being extremely grueling, “Engineering was tough, - Engineering didn’t just prepare me for my future endeavours, it prepared me for life; It was physically and mentally tough, I needed to be fully concentrated and focused”. Engineering students were required to attend over 40 hours of classes and labs every week. It took Riccardo two years to finish his first year of studies, as he was working on top of studying.

            Riccardo then jokingly called non-engineering students “artsy partsy” as they would complain due to their 15 hour/week schedule and would party on weekends. The strenuous schedules of engineers made it impossible to have much free time, as school needed to be a priority to succeed.

            In the university program, on top of the difficult engineering courses, Riccardo was also required to take advanced English courses. He describes these courses as being critical to his career success and remembers the words of his professor, “If you can read, write and understand the English language, you’ll get 100% in all your examinations”. Even in engineering he was required to learn the English language at an advanced level.

            Later in life, Riccardo began getting interested in the field of law. He decided to travel to the University of Windsor where he began his education to become a lawyer. He prepared for the LSAT law school entrance exam and was successfully admitted into the university. Compared to engineering school, Richard believed law school was much easier to handle. On the other hand, in order to complete his education, he lived away from his family for an extended period of time.

            As a lawyer, Richard received multiple awards for successfully winning difficult legal cases. He worked at a well recognized law firm and continued his career as both an engineer and a lawyer, without having to choose between the two fields he was passionate about.

            Richard's education does not end here. Years later, Richard decided to go back to school to study miscellaneous biology courses in apiculture, pollination and to conduct bumble bee research. He successfully completed his courses and is currently a proud contadino on top of all his qualifications. He works on a bee hive in his backyard to make honey. I was gifted a large jar of home made honey, of which I can personally attest, it was absolutely delicious.

            At the end of the interview, I was very intrigued by the success story of Riccardo. I was also quite surprised, as neither of his parents had access to education. I decided to ask Riccardo to explain to me where that inner will to succeed and to go to school came from. He answered saying “All the stories I have told you originated from my mom’s side. My mother was Friulana, they were known to be very tough people. My mother knew more about my father’s family than my father himself, she was a cleaver woman. I identified myself with the Italians even though I was born in Canada, it was my family”. Riccardo’s mother and grandmother, both grew up in an era where most Italians did not continue their education, and instead started working after the third year of grade school. Riccardo’s nonna couldn’t read or write english or italian. She would look forward to the 21st day of every month since the newspaper would come in and she would practice hand writing. She had the will but the circumstances didn’t allow her to get an education. She needed to take care of the family and make money.

            In conclusion, Riccardo's experience as a recognized professional in multiple fields, and his love for his Italian roots, enabled him to make a positive impact on the community. Riccardo's inspirational story motivates me personally to continue to pursue my dreams.